Conferenza sui rischi di internet all'EURAC

Rischi internet Presentazione della conferenza all’uditorium dell’EURAC[/caption] Oggi, 13 maggio 2015, gli alunni delle classi prime della secondaria di primo grado hanno assistito ad una conferenza sui rischi connessi all’uso di internet. Spesso, i giovani sono inconsapevoli dei rischi a cui vanno incontro nel web, dalla pedopornografia on-line al cyberbullismo, dal furto di identità alle truffe via internet. A queste e ad altre minacce, la Polizia postale di Bolzano e il provider internet altoatesino Raiffeisen OnLine hanno dedicato oggi all’auditorium dell’Eurac, una conferenza dal titolo “Internet? Si, però…“. [caption id="attachment_2072" align="alignnone" width="300"]Rischi internet Si entra nel vivo della discussione[/caption] Sono intervenuti Luigi Lamberti, Roberto Sentin, Silvia Mulargia della polizia postale, Cesare Guerreschi, psicoterapeuta della Società Italiana di Intervento sulle Patologie Compulsive (S.I.I.Pa.C.), e Dietmar Elsler della Raiffeisen OnLine SRL, provider di Bolzano. Gli argomenti trattati sono stati: – Internet e privacy – Tecnologie digitali e psiche – Internet e le dipendenze [caption id="attachment_2071" align="alignnone" width="300"]Rischi internet Parla il signor Dietmar Elsler[/caption] I ragazzi hanno ascoltato con attenzione e posto moltissime domande ai relatori, in particolare, sull’uso sconsiderato dei social network e i programmi di chat. Alcuni ragazzi hanno dimostrato di conoscere, almeno in linea teorica, i rischi connessi all’uso improprio del web, ma spesso non adottano comportamenti adeguati. Un altro argomento che gli alunni hanno trovato molto interessante è stato la debolezza delle password usate di solito per registrarsi on line. I relatori hanno suggerito ai ragazzi alcuni siti per mettere alla prova le loro password: https://howsecureismypassword.net/ http://www.passwordmeter.com/ http://www.generate-password.com/ Il signor Elsler ha inoltre parlato del rischio di connettersi ad una connessione wifi non protetta, abitudine molto diffusa tra i giovani. In questo caso si rischia che qualcuno possa accedere con facilità a dati personali, quali password per l’accesso a siti, social network e posta elettronica, fino ad arrivare al furto di identità.]]>